PRIMA DI MANGIARLA, CONOSCIAMO MEGLIO L’ARAGOSTA:
L’ Aragosta solitamente ha una taglia medio-grande con una lunghezza media di 20-40 cm e massima di 50 cm ed il peso fino a 8 kg. Il corpo è di forma sub-cilindrica, rivestito da una corazza che durante la crescita cambia diverse volte per ricrearne una nuova. Il carapace è diviso in due parti, il cefalotorace (parte anteriore) e l’addome (parte posteriore), con una colorazione da rosso-brunastro a viola-brunastro ed è cosparso di spine a forma conica. L’addome è formato da 6 segmenti mobili.
Anteriormente presenta due antenne più lunghe del corpo, ripiegate all’indietro, gialle e rosse a tratti, che hanno la funzione di organi sensoriali e di difesa; sulla fronte sono anche presenti due spine divergenti a V.
La coda ha la forma di un ventaglio. Possiede diverse gambe ma solo una parte vengono utilizzate per camminare. A differenza di altri crostacei (ad esempio granchio ed astice), non ha chele.
Durante tutta la sua vita non smette mai di crescere, ed è un animale piuttosto longevo, può infatti vivere anche fino a 70 anni.
Si nutre di plancton, alghe, spugne, anellidi, echinodermi, briozoi, crostacei e pesci, a volte anche carcasse di questi.
BENE, ORA MANGIAMOLA 🙂
Se avete acquistato le aragoste ancora vive, immergetele in una pentola con abbondante acqua bollente, chiudete il recipiente e fatele cuocere per un minuto, quindi scolatele e fatele raffreddare sotto l’acqua corrente.
Sbucciate le cipolle e l’aglio e tritateli finemente.
Scottate in acqua bollente i pomodori, pelateli, tagliateli in quarti e privateli dei semi, quindi sminuzzate la polpa.
Staccate dal corpo di ogni aragosta la coda facendola ruotare; tagliate ogni tronco a metà nel senso della lunghezza e togliete le interiora, infine lavate i crostacei sotto l’acqua corrente.
Con l’aiuto di un robusto coltello a lama seghettata, dividete i singoli segmenti delle code, ricavando medaglioni di polpa avvolti nel carapace.
Fate scaldare l’olio d’oliva in una padella e rosolatevi i pezzi di coda da ogni lato, a fuoco dolce per alcuni minuti, dopodichè toglieteli dal recipiente.
Mettete nella padella i corpi delle aragoste insieme al trito di aglio e cipolla, fate soffriggere il tutto a fuoco basso per alcuni minuti, quindi aggiungete la polpa sminuzzata dei pomodori, l’alloro e il timo.
Lasciate cuocere a calore moderato per 4-5 minuti, poi bagnate la preparazione con il vino bianco e proseguite la cottura per altri 5 minuti.
Al termine, insaporite il fondo di cottura con il sale necessario, una macinata di pepe e il succo di lime piccante.
Per ottenere quest’ultimo, versate il succo di lime all’interno del peperoncino, a cui avrete tolto la calotta superiore con il picciolo, i semi e le membrane bianche interne.
Lasciate riposare il succo per alcuni minuti, in modo che assorba l’aroma piccante dell’ortaggio, quindi versatelo nel fondo di cottura dei crostacei.
A questo punto mettete nella padella anche le code di aragosta, fatte rosolare in precedenza, cospargete il tutto con il coriandolo tritato e servite insieme alle tipiche tortillas e a vino bianco secco di buona qualità, possibilmente lo stesso usato per la preparazione del piatto.
BUON APPETITO !!!
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